Proroga REM 2021

È di poche ore fa la notizia che ha sorpreso piacevolmente un po’ tutti i percettori del Reddito di Emergenza. Ma non solo chi già da tempo sta fruendo di questo sostegno può gioire. Anche chi si appresta a richiedere il REM per la prima volta, dal prossimo DL Sostegni Bis troverà quattro mensilità anziché le 2/3 come le anticipazioni in bozza del Decreto delle settimane scorse avevano fatto pensare.

Il Reddito di Emergenza sarà dunque prorogato fino a settembre 2021, alle condizioni già in vigore per le precedenti mensilità, e andrà obbligatoriamente richiesto entro luglio all’INPS. Non sono più previsti, in ogni caso, automatismi.

Il decreto sostegni bis ha infatti prorogato il Rem per ulteriori 4 mesi. La domanda per il rinnovo va presentata all’Inps entro il 31 luglio 2021. Cambia il mese per il requisito del valore del reddito familiare.

Vediamo nel dettaglio tutte le novità per il Reddito di emergenza introdotte dal decreto sostegni bis e cosa è utile sapere.

Il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, denominato decreto per imprese, lavoro, giovani e salute o decreto sostegni bis, approvato dal Governo per introdurre nuovi aiuti per lavoratori, famiglie e imprese in risposta all’emergenza da covid, prevede, infatti, una proroga del Reddito di emergenza fino a settembre. Nello specifico, il provvedimento legislativo concede agli aventi diritto ulteriori quattro quote di Rem per i mesi di giugno 2021, luglio 2021, agosto 2021 e settembre 2021.

L’importo dell’agevolazione rimane invariato, pertanto i beneficiari del Reddito emergenza decreto sostegni bis percepiranno un contributo economico tra i 400 e gli 800 euro al mese. Dunque potranno ricevere un aiuto fino a 3.200 euro quale sostegno al reddito.

COSA RESTA INVARIATO

Restano invariati, invece, per le nuove mensilità di Reddito emergenza 2021 le modalità di fruizione e pagamento, e le modalità di richiesta adottate in precedenza. Dunque la domanda resta telematica e va presentata all’Inps. Restano confermati anche l’estensione del beneficio ai disoccupati che hanno terminato la Naspi o la Dis-coll tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, e l’incremento dell’importo per chi paga l’affitto, introdotti dal primo decreto sostegni.

DOTE SCUOLA – REGIONE LOMBARDIA

Dote Scuola è la misura di Regione Lombardia che prevede contributi per sostenere economicamente le famiglie e il percorso educativo di studenti e studentesse dai 3 ai 21 anni residenti in Lombardia e frequentanti corsi ordinari di istruzione o corsi di istruzione e formazione professionale (IeFP).

Quattro le componenti previste da Dote scuola per l’anno scolastico 2021/2022:

  • Materiale didattico
  • Merito
  • Buono Scuola
  • Sostegno disabili

Le quattro componenti si aprono in periodi diversi nel corso del 2021 e 2022. Le date per ciascuna di esse sono comunicate di volta in volta tramite avvisi specifici pubblicati Bandi Online, su questa pagina (nella sezione Link) e sui canali regionali.

Le componenti Dote Scuola sono compatibili tra loro, ad eccezione di Materiale didattico e Borse di studio statali per cui si può ricevere un solo contributo per studente.

requisiti di ammissione e i parametri Isee per ciascuna componente sono specificati nei singoli bandi e riportati in questa pagina, all’interno dei paragrafi dedicati a ciascuna componente.

I contributi per il Sostegno Disabili e quelli per la fascia di età 3-5 anni sono erogati direttamente alle scuole (Scuole paritarie e Scuole dell’infanzia autonome, non statali e non comunali), che ne devono fare richiesta; i cittadini ne beneficiano quindi attraverso l’erogazione del servizio.

La domanda può essere presentata unicamente attraverso la piattaforma Bandi On Line di Regione Lombardia, accedendo tramite SPID CIE/CNS.

Dote Scuola – Materiale didattico e borse di studio statali è il contributo di Regione Lombardia per sostenere le spese per l’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica.
Il contributo varia da 200 500 euro.

CHI 
Studenti fino a 21 anni non compiuti, residenti in Lombardia, frequentanti scuole secondarie di primo e secondo grado (statali o paritarie) oppure istituzioni formative accreditate, con sede in Lombardia o nelle Regioni confinanti (purché lo studente rientri ogni giorno alla propria residenza), con Isee 2021 inferiore o uguale a 15.748,78 euro. Sono valide solo le attestazioni Isee richieste a partire dal 1° gennaio 2021.
Per maggiori informazioni sull’Isee e dove richiederlo:
» vai al sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
» vai al sito dell’INPS

QUANDO
Dalle ore 12 di giovedì 13 maggio alle ore 12 di martedì 15 giugno 2021

COME
La domanda può essere presentata solo online sulla piattaforma regionale Bandi Online, accedendo al sistema con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), oppure utilizzando la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) / CRS (Carta Regionale dei Servizi), con PIN personale e lettore della Carta, oppure la CIE (Carta d’Identità Elettronica) con PIN personale e lettore della Carta.
» Vai a Bandi On Line/Materiale Didattico

Dote Scuola – Merito assegna un contributo in buoni acquisto oppure a copertura dei costi di iscrizione e frequenza a Istituti di Formazione Tecnica Superiore (IFTS), Istituti Tecnici Superiori (ITS), Università e altre istituzioni di formazione accademica.
Il contributo varia da 500 1.500 euro.

CHI
Studenti residenti in Lombardia, indipendentemente dal valore Isee, che abbiano conseguito valutazioni meritevoli nell’Anno scolastico 2020/2021:

  • media pari o superiore a 9 nelle classi 3° e 4° del sistema di istruzione;
  • 100 e lode all’esame di Stato del sistema di istruzione;
  • 100 agli esami di diploma professionale del sistema di istruzione e della formazione professionale (IeFP – IV anno).

QUANDO
La data di apertura del bando sarà comunicata nei prossimi giorni.

COME
La domanda può essere presentata solo online sulla piattaforma regionale Bandi On Line
» vai a Bandi On Line/Dote Scuola

VIDEO TUTORIAL
» Guarda il video tutorial SPID
» Guarda il video tutorial CNS-CRS
» Come accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione tramite SPID, CIE, CNS

Dote Scuola – Buono Scuola è un contributo per la retta scolastica di una scuola paritaria o pubblica con retta di iscrizione e frequenza, parametrato alla fascia Isee della famiglia e all’ordine e grado di scuola.
Il contributo varia da 300 2.000 euro.

CHI
Studenti di una scuola paritaria o pubblica con retta di iscrizione e frequenza, con Isee 2021 inferiore o uguale a 40.000 euro. Sono valide solo le attestazioni Isee richieste a partire dal 1° gennaio 2021.
Per maggiori informazioni sull’Isee e dove richiederlo:
» vai al sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
» vai al sito dell’INPS

QUANDO
La data di apertura del bando sarà comunicata nei prossimi giorni.

COME
La domanda può essere presentata solo online sulla piattaforma regionale Bandi On Line accedendo tramite SPID o CNS/PIN.

VIDEO TUTORIAL
» Guarda il video tutorial SPID
» Guarda il video tutorial CNS-CRS
» Come accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione tramite SPID, CIE, CNS

NFORMAZIONI
Regione Lombardia/Ufficio Dote Scuola

  • e-maildotescuola@regione.lombardia.it
  • telefono: 02 67650090 (lunedì – giovedì ore 9.30 – 12.30 e ore 14.30 – 16.30; venerdì ore 9.30 – 12.30)

LE NOVITA’ DEL 730 – 2021

Modello 730/2021: le novità, dal superbonus al nuovo bonus Irpef

Nella versione definitiva del modello 730/2021 l’Agenzia delle Entrate richiama alcune delle novità del modello relativo alla dichiarazione dei redditi del 2020.

Tra le modifiche c’è il nuovo bonus Irpef, che sostituisce l’ormai ex bonus Renzi.

Dallo scorso 1° luglio, infatti, è stato previsto un credito Irpef di 100 euro e una detrazione di 80 euro, per i redditi sopra i 28.000 euro, fino ad azzerarsi ai 40.000 euro.

Tra le novità si inserisce anche il superbonus 110%, l’agevolazione prevista dal decreto Rilancio per i lavori di efficientamento energetico ed interventi antisismici.

Tra gli interventi sugli edifici rientra anche il bonus facciate, la detrazione del 90% delle spese per la ristrutturazioni degli esterni di edifici ubicati nelle zone A e B.

Nella nuova dichiarazione con modello 730 ci sarà spazio anche per il credito di imposta per l’acquisto di biciclette e monopattini, il cosiddetto bonus bici, per favorire la mobilità sostenibile.

Bonus mobili senza possibilità di cessione del credito e sconto in fattura: l’emendamento al decreto Sostegni è stato bocciato dalla Ragioneria Generale dello Stato. La legge di conversione approvata il 6 maggio 2021 non estende la possibilità di monetizzare lo sconto fiscale per arredi e elettrodomestici.

Salta la cessione del credito per il bonus mobili, così come lo sconto in fattura.

Non entra nel testo della legge di conversione del decreto Sostegni approvato in Senato il 6 maggio 2021 il meccanismo di monetizzazione dei bonus fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, per i beni rientranti nel Piano Industria 4.0 e per la costruzione di autorimesse o posti auto pertinenziali.

L’emendamento al decreto Sostegni approvato dalle Commissioni in Senato non passa il vaglio della Ragioneria Generale dello Stato.

Mentre l’attenzione del Governo e dei contribuenti è tutta concentrata sulle misure in arrivo con il decreto Sostegni bis, il primo decreto economico emergenziale dell’Esecutivo Draghi si appresta a cambiare forma, e arricchirsi di numerose modifiche in ambito fiscale.

Quella sul bonus mobili era una delle novità di assoluto rilievo, successiva all’incremento del limite di spesa detraibile da 10.000 a 16.000 euro a partire dal 2021 previsto dalla Legge di Bilancio.

Cessione del credito e sconto in fattura, in seguito alle novità previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio, hanno reso accessibili le detrazioni sulla casa anche a chi non ha liquidità sufficiente per sostenere la relativa spesa.

La monetizzazione delle detrazioni fiscali è stata però nuovamente bloccata per gli sconti riconosciuti a chi acquista mobili ed elettrodomestici in seguito a lavori di ristrutturazione ammessi al relativo bonus del 50 per cento.

ASSEGNO UNICO RINVIATO A GENNAIO 2022 – SCOPRIAMO PERCHE’

L’assegno unico e universale per i figli entrerà a regime da gennaio 2022. Ha dovuto correggere il tiro la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti rispetto alla tanta conclamata data del 1° luglio 2021, come data di partenza dell’assegno unico. Per sei mesi saranno ancora erogati assegni famigliari e bonus bebè, ma intanto verranno raccolte le domande per il nuovo assegno universale che a regine assorbirà tutti gli altri strumenti di welfare parentale.

Assegno unico, i motivi del ritardo

A due mesi di distanza dalla data di partenza individuata dal governo, è la stessa ministra a fare un passo indietro: “L’assegno unico e universale completo partirà a regime da gennaio del prossimo anno – annuncia – ma il percorso comincerà dal primo luglio”.
I sei mesi in più hanno l’obiettivo di evitare che le famiglie italiane si trovino in difficoltà: l’attuale sistema di detrazioni fiscali deve continuare ad essere utilizzato per non creare disagi ai lavoratori ed essere progressivamente sostituito dall’assegno unico.
“Siccome i dipendenti oggi stanno percependo le loro detrazioni in busta paga, visto che ci sono stati degli anticipi, questi primi sei mesi devono innestarsi su un percorso di detrazione fiscale che deve continuare. Le detrazioni fiscali saranno poi completamente assorbite nell’assegno unico da gennaio“, ha detto il ministro.

Assegno unico rimandato al 2022, le reazioni

Immediata la reazione del Pd che ha chiesto un forte impegno al governo affinché sia rispettata la nuova scadenza del 1 gennaio 2022.
“Apprendiamo oggi che l’Assegno unico per i figli partirà a pieno regime da gennaio 2022 e non più a luglio 2021 – scrivono in una nota i deputati del Partito Democratico Graziano Delrio e Stefano Lepri – La decisione provoca delusione ma non sorprende, perché la crisi di governo e la pandemia hanno fatto perdere mesi preziosi e perché la trasformazione dal vecchio al nuovo regime, chiaramente indicata dalla legge delega, richiede ancora molto lavoro”.

“In tanti si sarebbero aspettati già da luglio di percepire un importo mensile fino a un massimo di 250 euro in base al nucleo familiare e al reddito. E invece la ministra Bonetti, seppur con argomentazioni tecniche giuste, ha detto che prima di gennaio le famiglie italiane non riceveranno nulla”, ha detto la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini. “Ora non si perda ulteriore tempo”.

BONUS CASALINGHE DI COSA SI TRATTA VERAMENTE?

Introdotto nel 2020 con il decreto Agosto, il Bonus casalinghe 2021 dovrebbe entrare in vigore quest’anno, ma resta in attesa di un decreto a opera del ministero per le Pari opportunità e la Famiglia guidato da Elena Bonetti.

Cos’è

Non si tratta di un vero e proprio bonus da corrispondere, bensì di una pluralità di misure finalizzate a promuovere la formazione professionale delle donne che svolgono lavori domestici allo scopo di offrire loro maggiori opportunità di accesso al mondo del lavoro per effettuare una scelta più libera e consapevole. Con l’intento di garantire l’inclusione femminile nel mercato del lavoro, sono stati stanziati 3 milioni di euro a partire dallo scorso anno.

Credito d’imposta

Come accennato il bonus casalinghe 2021 non è un incentivo che prevede l’erogazione di un assegno, ma un credito di imposta che può essere investito in corsi di formazione che riguardano specialmente il settore digitale. L’intento è assicurare alle casalinghe di poter acquisire competenze professionali e poter svolgere un’attività lavorativa anche in smart working.

A chi spetta

Il bonus casalinghe 2021 spetta alle donne che si occupano a tempo pieno della cura della casa e della famiglia, non avendo altre alternative per l’inserimento nel mondo del lavoro. Per accedere al bonus casalinghe 2021, bisogna essere:

  • casalinghe disoccupate;
  • cittadine italiane o straniere, purché in possesso di un regolare permesso di soggiorno.

Inoltre, non sono richiesti particolari requisiti Isee per poter fare richiesta del bonus.

Come fare domanda

A chiarire le modalità per inoltrare la domanda per il bonus casalinghe 2021 sarà un apposito decreto attuativo del ministero per le Pari Opportunità. Tuttavia è molto probabile che per accedere al bonus occorrerà inoltrare l’istanza attraverso l’Inps.

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