FOREIGN LICENSE CONVERSION HOW TO DO IT?

translation Per coloro che sono residenti in Italia da più di quattro anni, si potrà procedere alla conversione della patente extracomunitaria soltanto se il titolare accetta di sottoporsi agli esami di revisione della patente di guida

I cittadini titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato extracomunitario, se non sono residenti in Italia da più di un anno, possono guidare veicoli per i quali è valida la loro patente allegando alla stessa una traduzione integrale ed ufficiale (vedasi nota relativa alla traduzione); acquisita la residenza, potranno richiedere la conversione ( che consiste nel rilascio di una nuova patente italiana corrispondente a quella estera ) del documento di guida rilasciato da uno Stato extracomunitario con cui sussistono rapporti di reciprocità.

Le patenti di guida rilasciata da Stati appartenenti all’Unione Europea o SEE sono equiparate a patenti italiane. Il titolare di patente di guida comunitaria provvista di validità amministrativa conforme a quella stabilita all’art. 7 paragrafo 2 della direttiva 2006/126/CEE può circolare munito del proprio documento, fino alla data della scadenza; alla scadenza del periodo di validità si rivolge (personalmente o tramite delegato) all’Ufficio della Motorizzazione e richiede la conversione della patente estera, che ovviamente deve essere ritirata e restituita alle competenti Autorità, come di prassi.

Naturalmente la conversione può essere richiesta anche prima della scadenza della validità amministrativa della patente comunitaria. In tal caso il conducente può scegliere se attribuire alla patente italiana o il periodo di validità residuo, non presentando perciò il certificato medico relativo alla conferma di validità della categoria richiesta in conversione, ovvero se ottenere un nuovo periodo di validità, allegando quindi alla domanda il certificato medico previsto.

Il titolare di patente di guida UE o SSE acquisita la residenza anche “normale” in Italia:

– Deve convertirla ( che consiste nel rilascio di una nuova patente italiana corrispondente a quella estera ) dopo 2 anni dalla residenza se la patente è “senza limiti” di validità amministrativa (detta disposizione è in vigore dal 19 gennaio 2013 – Prot. n° 6946 del 26 marzo 2014 ).

– Deve convertirla prima della revisione disposta a carico del titolare.

Tuttavia i cittadini titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato membro che acquisiscono la residenza in Italia devono osservare le disposizioni italiane in materia di durata di validità della patente e di controllo medico. Per determinare la data di scadenza della patente di guida comunitaria occorre far riferimento al giorno in cui il titolare ha acquisito la residenza in Italia calcolandone la scadenza in funzione dell’età del conducente e della categoria di patente posseduta.

NOTA: la traduzione integrale della patente di guida può essere effettuata dal:

a) traduttore e asseverata con giuramento prestato davanti a un cancelliere giudiziario o notaio (N.B. per traduttore deve intendersi chiunque è in grado di procedere ad una fedele e completa traduzione del testo straniero);

b) Consolato con firma dei Funzionari consolari legalizzata in Prefettura.

La conversione è possibile solo per le patenti rilasciate dai seguenti Stati esteri, con i quali l’Italia ha stabilito rapporti di reciprocità:

ELENCO DEGLI STATI LE CUI AUTORITA’ RILASCIANO PATENTI DI GUIDA CHE POSSONO ESSERE CONVERTITE IN ITALIA CON APPLICAZIONE

( Circolare Prot. n° 7996/23.18.01 del 9 aprile 2018 – Rinnovo / Aggiornamento dell’ Accordo Italia-El Salvador. In vigore dal 4.08.2016 al 4.08.2021 )

Albania (1) , Algeria, Argentina, Austria, Belgio, Brasile (5), Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, El Salvador (10) Estonia, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islaele (7), Islanda, Lettonia, Libano, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Marocco, Moldova, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Romania, Repubblica di San Marino, Serbia (6) Slovenia, Spagna, Sli Lanka (3), Svezia, Svizzera (9), Taiwan, Tunisia, Turchia, Ucraina (8), Ungheria, Uruguay (4).

(1) Valido fino al 25 dicembre 2019

(3) Valido fino al 4 marzo 2022

(4) Valido fino al 17/05/2020

(5) Valido fino al 13 gennaio 2023

(6) Valido fino al 8 aprile 2018

(7) Valido fino al 10 novembre 2018

(8) Valido fino al 29 maggio 2021

(9) Valido fino al 11 giugno 2021

(10) Valido fino al 4 agosto 2021

NOTA BENE: Per gli Stati extracomunitari sopra elencati, la possibilità di convertire alcuni tipi di modelli di patenti extracomunitarie deve sempre essere preventivamente verificata presso gli sportelli degli Uffici Motorizzazione.

ELENCO DEGLI STATI LE CUI AUTORITA’ RILASCIANO PATENTI DI GUIDA CHE POSSONO ESSERE CONVERTITE SOLO PER ALCUNE CATEGORIE DI CITTADINI

Canada: personale diplomatico e consolare

Cile: diplomatici e loro familiari

Stati Uniti: personale diplomatico e consolare e loro familiari

Zambia: cittadini in missione governativa e loro familiari

 

APPROFONDIMENTI:

REGOLA 1: la patente deve essere presa prima della data di 1° residenza in Italia

REGOLA 2: Conversione fattibile entro 4 anni dall’acquisizione della 1° residenza in Italia

ECCEZIONI

MAROCCO: 2 anni tra rilascio patente e 1° residenza in Italia

TUNISIA: No traduzione della patente

ALGERIA E ARGENTINA: Obbligo dichiarazione di autenticità patente rilasciata dal consolato:

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA:

PATENTE CON TRADUZIONE LEGALIZZATA

DOCUMENTO DI IDENTITA’

CODICE FISCALE

PERMESSO DI SOGGIORNO

PASSAPORTO

CERTIFICATO DI RESIDENZA STORICO DEL COMUNE

3 FOTOTESSERE

VISITA MEDICA

INFO E RICHIESTE

APS TORINO 1

 

ASSEGNO UNICO 2021

Assegno unico figli 2021, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile la legge delega che definisce le regole alla base del nuovo strumento di supporto alle famiglie.

Come funziona l’assegno unico, quali sono i beneficiari e da quando sarà possibile ottenerlo? La data di avvio, secondo le intenzioni del Governo, è quella del 1° luglio 2021, ma è ancora tutto da definire.

La legge delega approvata in Parlamento, ed in vigore dal 21 aprile 2021, definisce soltanto i criteri che dovranno guidare l’adozione dei decreti attuativi sull’assegno unico. Saranno questi a stabilire quando e come accedere al nuovo strumento di sostegno.

Il Governo dovrà fare i conti con la necessità di reperire risorse utili a garantire non solo un importo pari a 250 euro per figlio, come promesso, ma ad evitare che il riordino delle misure a sostegno della genitorialità risulti poco conveniente e penalizzante.

Ma come funziona l’assegno unico, cosa cambia rispetto ad oggi, e quali sono importi e beneficiari?

Dal bonus bebè, fino agli ANF, l’assegno unico punta a diventare strumento onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentate ad oggi vigenti.

Dal 7° mese di gravidanza – soppiantando il bonus mamme domani – e fino ai 21 anni di età, le famiglie avranno diritto ad un assegno economico d’importo calcolato in base al valore dell’ISEE.

Per quel che riguarda l’importo, la cifra esatta dell’assegno mensile non è ancora nota, ma si parla di somme da 80 a 250 euro mensili, da calcolare in base all’età del figlio e al valore dell’ISEE del nucleo familiare. Il nodo è rappresentato, come sopra già evidenziato, dalle risorse necessarie.

L’avvio dell’assegno unico 2021 porterà all’abolizione di alcuni dei bonus per le famiglie ad oggi vigenti: assegni familiari, ANF, bonus mamme domani, bonus bebè e detrazioni figli a carico. Sono questi alcuni degli strumenti che consentiranno di reperire ulteriori risorse per l’assegno universale.

La sfida dei decreti attuativi è ora di evitare di danneggiare quei contribuenti che ne beneficiano: secondo l’Istat, l’assegno unico penalizzerebbe circa il 30% delle famiglie.

Assegno unico figli 2021: come funziona? Dagli importi ai beneficiari, guida alle novità

È stato il Family Act approvato in Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2020 a prevedere, tra le novità più rilevanti e di più immediata attuazione, l’assegno unico per i figli, sostegno universale di importo progressivo calcolato sulla base del modello ISEE.

Il testo della legge delega, approvato in via ufficiale dal Senato il 30 marzo 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile, è il primo passo formale per l’avvio dell’assegno universale. I dettagli operativi saranno definiti con l’emanazione di appositi decreti legislativi da parte del Governo, da sottoporre poi al vaglio del Parlamento.

L’obiettivo è di completare il tutto entro il 1° luglio 2021, data entro la quale far partire il nuovo bonus unico ed universale per le famiglie con figli.

Come funzionerà l’assegno unico? I pilastri della misura sono contenuti nella legge delega.

L’assegno mensile verrà riconosciuto per ciascun figlio minorenne a carico, dal 7° mese di gravidanza e fino all’età di 21 anni. L’importo dell’assegno è maggiorato per i figli successivi al secondo.

In merito al pagamento dell’assegno unico, è prevista la possibilità di erogazione direttamente al figlio maggiorenne, su sua richiesta, per favorirne l’autonomia.

Sempre per quel che riguarda gli importi, il disegno di legge prevede che questo sia maggiorato rispetto all’importo ordinario in un range dal 30 al 50 per cento in caso di figli con disabilità; l’importo della maggiorazione verrebbe calcolato in base alla gravità della disabilità.

Sempre in tal caso, l’assegno verrebbe riconosciuto anche dopo i 21 anni, se il figlio permane nel nucleo familiare.

Di seguito il testo della legge delega n. 46 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2021.

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